L'UNIONE SARDA
Supplemento scientifico
Sabato 24 novembre 2007
Svelato il giallo di Antikythera
Un calcolatore, ritrovato nel 1902 sul fondale vicino a un'isola greca, insieme ai resti di una nave risalente all'80 a.C., sarebbe in realtà un planetario composto da 32 ruote dentate, ed era in grado di dare le posizioni del Sole e della Luna rispetto alle costellazioni.
Il
reperto principale del Calcolatore di Antikythera conservato nel Museo Archeologico Nazionale
di Atene
SASSARI - Nel 1902, in prossimità dell’isola di Antikythera, tra il Peloponneso e Creta, su un fondale di quaranta metri, vengono ritrovati i resti di una nave greca affondata intorno all’80 a.C..
Insieme a statue e ceramiche vengono ritrovati diversi frammenti in bronzo, cementati dal calcare, contenenti numerosi rotismi e iscrizioni in greco. Erano i frammenti del Calcolatore di Antikythera, conservati oggi nel museo di Atene.
L’occasione per approfondire l’argomento è stata la conferenza tenuta recentemente presso il liceo scientifico “Spano” di Sassari, promossa dalla Società Astronomica e dell’AIF (Associazione Italiana per l’insegnamento della Fisica), con il contributo dell’assessorato regionale alla Cultura. «Il meccanismo è subito apparso come un dispositivo fuori dal suo tempo», ha detto il relatore, professor Giovanni Pastore dell’Università di Potenza, autore del volume
ANTIKYTHERA E I REGOLI CALCOLATORI.
Per diversi anni, questo strano meccanismo è rimasto avvolto nel mistero, poi, a partire dal 1950, il fisico e archeologo Derek De Solla Price (1922-1983) ha approfonditamente studiato i diversi frammenti, avvalendosi anche di radiografie a raggi gamma. Dallo studio è risultato che: il meccanismo era molto complesso, si componeva di almeno 32 ruote dentate; dalle iscrizioni incise, dalle porzioni di quadranti graduati, dai principi di funzionamento dei rotismi, si deduce che si trattava di un planetario, atto a dare le posizioni del Sole e della Luna rispetto alle costellazioni, prevedere le eclissi. Infatti il rotismo principale, costituito da una ventina di ruote dentate, ha la funzione di riprodurre il rapporto 254/19 cioè le 254 rivoluzioni della Luna in 19 anni solari. Il meccanismo era concepito e progettato sulla base del sistema eliocentrico, era azionato da una manovella che muoveva i 32 ingranaggi in bronzo. Questi ingranaggi facevano ruotare delle lancette su appositi quadranti collocati sui due lati opposti dell’apparato che aveva le dimensioni di una scatola di scarpe.
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Sebbene la condizione di conservazione e la incompletezza dei reperti non consentissero una perfetta riproduzione del meccanismo, il De Solla, a conclusione dei suoi studi, realizzò una riproduzione del Calcolatore di Antikythera, con gli stessi materiali e le stesse tecniche degli ellenici, ma non riuscì a farla funzionare. Tuttavia si ritiene che la teoria di base fosse corretta. Giovanni Pastore, per anni progettista di cambi automatici, ha spiegato il motivo di tale difficoltà: anche i calcolatori realizzati in epoca moderna da Leibnitz, Poleni, Babbage, pur corretti nel progetto, non funzionarono. Le imperfezioni nei rotismi (numerosissimi), gli attriti, cioè la tecnologia inadeguata, non lo consentivano. Soltanto negli ultimi 150 anni lo sviluppo tecnologico dei rotismi dentati ha raggiunto la perfezione necessaria. Tutto ciò non sminuisce il merito del costruttore della macchina di Antikythera, anzi ci mostra una straordinaria conoscenza scientifica, matematica, meccanica, una grande e audace libertà di pensiero in un contesto ancora tecnologicamente non maturo (e lo sarà ancora per quasi duemila anni).
Ma nel dispositivo di cui parliamo c’è ancora un altro aspetto sorprendente: il “cuore” del calcolatore è un ingranaggio epicicloidale. Orbene, la prima pubblicazione sui cinematismi epicicloidali è di Robert Willis nel 1841. Per meglio comprendere, un ingranaggio epicicloidale, mentre ruota in presa con un’altra ruota ad asse fisso, viene da questa trascinato e non ha un asse fisso. Questo principio è alla base del differenziale delle automobili. Lo stesso principio nel Calcolatore di Antikythera serviva per porre in relazione i moti di rotazione con i moti di rivoluzione astronomici.
Si ritiene che questo calcolatore, un vero e proprio planetario meccanico, sia stato costruito a Rodi dove, tra il secondo e il primo secolo a.C. hanno operato gli astronomi Gemino e il suo maestro Posidonio. Di Posidonio si hanno notizie della costruzione di un planetario su un modello di Archimede. A sua volta Cicerone, nel
De Repubblica, parla del planetario di Archimede e portato a Roma dal console
Marcello.
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Accanto a queste notizie storiche e al reperto di Antikythera, si colloca il recente ritrovamento a Olbia, in uno scavo diretto dall’archeologo Rubens D’Oriano, di una porzione di ruota dentata in bronzo risalente alla fine del terzo secolo a.C., si tratta del più antico ingranaggio della storia. La scoperta è importante non solo per il periodo storico, ma anche per le piccole dimensioni della ruota (circa 4 centimetri di diametro) e per la miniaturizzazione dei denti. Giovanni Pastore sostiene che sulla cultura scientifica dell’antichità conosciamo una parte e che è necessario allargare il punto di vista delle indagini tenendo nella dovuta considerazione ciò che mostrano i rari apparati meccanici che ci sono pervenuti. Nel suo libro dimostra che le conoscenze alla base dei cinematismi epicicloidali della macchina di Antikythera, necessari per porre in relazione il moto del sistema Terra-Luna-Sole-Sfera delle stelle fisse, per le relazioni geometriche e matematiche implicate, avrebbero potuto consentire di anticipare alcune conquiste fondamentali della scienza moderna, dalle dimensioni del Sistema Solare alla legge di gravitazione universale. Chi volesse approfondire può iniziare da un
sito internet:
http://www.giovannipastore.it/ANTIKYTHERA.htm
Gian
Nicola Cabizza
Fisico
Alla pagina web del libro
di Giovanni Pastore
ANTIKYTHERA E I REGOLI
CALCOLATORI
Tecnologia e scienza del
calcolatore astronomico dei Greci
Istruzioni per l’uso dei regoli calcolatori
logaritmici matematici, cemento armato e speciali, con numerosi esempi di
calcolo
© Copyright 2006 - Giovanni Pastore, Italia - Tutti i diritti
sono riservati - E’ vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi
mezzo. Il libro di Giovanni Pastore Antikythera e i regoli calcolatori,
stampato a Roma nel mese di febbraio 2006, è tutelato sotto l’aspetto civile
e penale dalle vigenti leggi in materia di diritto d’autore (Legge 22 aprile
1941 n° 633 e successive modificazioni ed integrazioni sulla "Protezione del
diritto d'autore").
Questo libro è il risultato di oltre sei anni di impegnativo lavoro e dell’impiego di considerevoli risorse, nell’intento di evitare che un patrimonio scientifico così grande vada irrimediabilmente perduto
considerando che ormai è sconosciuto alle nuove generazioni di ingegneri, matematici e tecnici.
Il libro, in lingua italiana, in elegante veste tipografica, formato A4 (30x22x6 cm), a colori, XVI-990 pagine, ISBN 9788890471513, copertina rigida con titoli in oro al dorso e sovraccoperta a colori plastificata, non è stato distribuito in libreria. Gli interessati possono prenotare i pochi volumi ancora disponibili direttamente all'autore. Per ogni informazione rivolgersi all'indirizzo sotto riportato. Per le spedizioni all'estero (paccocelere internazionale) le spese postali sono da valutare a seconda della destinazione.
Il libro è consultabile in moltissime Biblioteche pubbliche, in Italia e all'estero: Universitarie, di Dipartimento, Nazionali, Provinciali, Comunali.
L’autore:
Giovanni
Pastore (Rotondella - Basilicata, Italia),
si è laureato a pieni voti in Ingegneria Meccanica al
Politecnico di
Torino. Prima ancora di laurearsi la
Fiat Mirafiori di Torino gli offrì
un
contratto di lavoro, e per molti anni lavorò all'ufficio
progettazione autoveicoli, occupandosi di calcolo strutturale.
The author: |
Per informazioni:
Prof. Ing. GIOVANNI PASTORE
75025 POLICORO (Matera)
ITALIA
E-MAIL:
info@giovannipastore.it
Book by Giovanni Pastore
THE RECOVERED
ARCHIMEDES PLANETARIUM
Science, technology,
history, literature and archaeology, certainty and conjecture on the most
ancient and extraordinary astronomical calculating device. With two other
scientific studies: on the Antikythera Planetarium and the Pitcher of
Ripacandida.
With the appendix:
Pythagoras in the contemporary world. Influences of Pythagorean scientific
philosophy in the modern and contemporary world.
Summary in:
English
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Deutsch
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Tiếng Việt
(The book is written in English, ISBN
9788890471544)
Libro di Giovanni Pastore
IL PLANETARIO DI
ARCHIMEDE RITROVATO
Scienza, tecnologia, storia, letteratura e archeologia, certezze e
congetture sul più antico e straordinario calcolatore astronomico
Con altri due studi scientifici:
sul Planetario di Antikythera e sulla Brocchetta di Ripacandida
Summary in:
Italiano -
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(Il libro è scritto in
Italiano, ISBN 9788890471520)
IL
MECCANISMO DI ANTIKYTHERA
THE
ANTIKYTHERA MECHANISM
Italian and English version
Alla pagina web del libro di Giovanni Pastore
GLI INFORTUNI DOMESTICI
Come prevenirli
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