L'UNIONE SARDA
Venerdì 03 ottobre 2008
"CULTURA"
Di grande valore scientifico e archeologico, risalirebbe al III secolo a.C., precedente ad Antikythera
Quell'antico frammento storico
Nuova scoperta sul reperto ritrovato ad Olbia
Ricostruzione dell'Ingranaggio di Olbia
©
Copyright 2008 - All rights reserved - Giovanni Pastore, Policoro (MT), Italy
Un frammento di ingranaggio, ritrovato nel 2006 ad Olbia in Sardegna ad opera della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Sassari e Nuoro, sta aprendo una visione nuova circa il pensiero scientifico dell’antichità, tanto che fin dalla sua scoperta ha suscitato un grandissimo interesse nella comunità scientifica internazionale.
La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Sardegna, sotto la cui direzione è avvenuto lo scavo,
ha assicurato che la realizzazione del manufatto risale alla fine del III secolo a.C.,
coevo cioè al Pitagorico Archimede di Siracusa, proprio quando l’Ellenismo era all’apice. Al momento risulta essere, pertanto, il più antico ingranaggio della storia. Si tratta di un frammento in bronzo di una ruota dentata di 43 millimetri di diametro, con in origine 55 denti sull’intera corona circolare.
La proporzione con la moneta da un euro dà l’idea delle piccole dimensioni del reperto. Queste ridotte dimensioni, fin dal suo ritrovamento, hanno fatto ritenere che potrebbe essere stato parte di un congegno molto simile a quello ritrovato nelle acque antistanti l’isola di Antikythera, risalente al I secolo a.C.. Prima del restauro, a causa della presenza di abbondante ossido sulla superficie di tutto il frammento, i denti apparivano appena abbozzati e tutto lasciava supporre che gli stessi fossero a profilo triangolare come quelli del Calcolatore astronomico di Antikythera, conservato al Museo Archeologico Nazionale di Atene, o come l’astrolabio Bizantino, costruito 8 secoli dopo il Calcolatore di Antikythera e conservato al London Science Museum.
I denti triangolari dell’Astrolabio bizantino.
Pochi sono gli strumenti scientifici prodotti dagli antichi che siano giunti fino a noi, ma quei pochi vanno considerati con estrema attenzione. Oltre questi tre reperti, infatti, altri ingranaggi dell’antichità non ci sono pervenuti.
Con grande stupore, invece, dal restauro è emersa una sorpresa inaspettata e ben più importante: il profilo dei denti dell’ingranaggio non è risultato essere triangolare come quello dei meccanismi realizzati nei secoli successivi, ma curvo, tanto che risulta straordinariamente simile a quello dei denti degli ingranaggi moderni.
La perfezione dell’ingranamento, senza giochi eccessivi e interferenze, si raggiunge negli ingranaggi moderni il cui profilo coniugato è la conclusione di studi matematici accurati e profondi formulati in epoca moderna, nei secoli XVII e XVIII, da scienziati come Hooke, Eulero, Roemer, Savary, de Lahaire e altri. I denti triangolari degli ingranaggi come quelli del Calcolatore di Antikythera e dell’astrolabio Bizantino, invece, permettono certamente l’ingranamento, ma in modo molto grossolano per l’eccessivo gioco fra i denti in presa e per problemi di interferenza che provocano impuntamenti nella rotazione, e inoltre non assicurano la costanza della direzione della retta d’azione.
Il reperto principale del Calcolatore di Antikythera (I sec. a.C.), Museo Archeologico Nazionale di Atene.
Al computer
ho ricostruito il profilo della corona dentata del reperto e a questo ho
sovrapposto, comparativamente, sia il profilo triangolare di una identica ruota e sia il profilo moderno di una analoga ruota dentata. Dalle misurazioni comparate sui profili risulta una impressionante coincidenza del profilo dei denti di Olbia con quelli degli ingranaggi moderni, mentre sono molto marcate le differenze dimensionali con gli ingranaggi a profilo triangolare. Il reperto di Olbia presenta anche un dente rotto con inizio rottura proprio a metà altezza, prova inconfutabile che l’ingranaggio faceva parte di un meccanismo che ha lavorato.
In conclusione, la forte similitudine fra il profilo dell’Ingranaggio di Olbia e quelli dei denti moderni ci fa presumere che i Greci del periodo Ellenistico avessero raggiunto un elevato livello di conoscenze scientifiche, dall’astronomia alla matematica, addirittura avveniristico di 20 secoli, anche se frutto di poche menti eccelse. Il reperto evidenzia comunque una straordinaria precisione costruttiva, nonostante sia stato realizzato manualmente in modo poco “tecnologico” per la mancanza all’epoca di speciali attrezzature, macchine utensili e strumenti di misura, elementi indispensabili per eseguire una corretta lavorazione metalmeccanica. Questo ingranaggio, compreso tutto il meccanismo di cui molto probabilmente faceva parte, è sicuramente il frutto della mente di un genio o di uno sparuto numero di astronomi e matematici illuminati, il cui pensiero scientifico era avanti di secoli, se non addirittura di millenni, rispetto al loro tempo.
Per di più, essendo più evoluto scientificamente, nonostante sia stato realizzato prima di tutti gli altri meccanismi a noi finora pervenuti, ci induce a ritenere, con sufficiente certezza, che il pensiero scientifico avesse raggiunto l'apice più alto nel periodo Ellenistico e poi, nei secoli successivi, abbia avuto una rilevante e rapida decadenza e che si è protratta fino all’epoca moderna.
Anche se di piccole dimensioni, il reperto di Olbia è di notevole valore archeologico e scientifico, è prova molto importante della grandezza del pensiero scientifico Ellenistico, che conferma quanto tanti pensano ma che non si riesce a dimostrare con facilità per mancanza di reperti e, soprattutto, di testi.
Il modello ricostruito del calcolatore di Antikythera realizzato da John Gleave sulla base degli studi di Derek De Solla Price.
I risultati conseguiti da questo studio sono scientificamente straordinari per le conseguenze che sottintendono e per le ricadute scientifiche e filosofiche, anche a livello di possibile riscrittura della storia della scienza. Questo ritrovamento avvalora, inoltre, quanto riferito da Cicerone sul planetario di Archimede.
Sicuramente molte altre apparecchiature del genere sono state prodotte nell’epoca greca e sono andate, forse definitivamente, perdute, in particolare nell’incendio della Biblioteca di Alessandria (e non solo), o sono ancora nascoste nel sottosuolo o in fondo al mare oppure, cosa ancora più grave, giacciono abbandonate e dimenticate in qualche deposito di museo perché non sono state correttamente comprese dagli addetti ai lavori, il più delle volte interessati a statue o vasi di più immediata e pregnante presa sul grande pubblico. Se un gruppo di pescatori di spugne non si fosse imbattuto nel relitto della nave circa un secolo fa, duemila anni dopo il naufragio del Calcolatore di Antikythera, lo stesso sarebbe ancora in fondo al mare a disintegrarsi per la corrosione, ma, una volta ripescato, se il meccanismo non avesse “trovato” un archeologo che, tra le altre cose era anche un fisico, quale il De Solla Price, sarebbe ancora dimenticato in un armadio del museo di Atene. Così pure se un avveduto ed esperto
archeologo, come il Dott. Rubens D’Oriano, non avesse dato la giusta
importanza ad un apparente insignificante e malconcio frammento di bronzo, non avremmo potuto conoscere quanto questo studio
scientifico-ingegneristico successivamente ci ha rivelato.
Lo studio integrale sarà presentato al XVIII Convegno Internazionale di studi su "L'Africa Romana", organizzato dall’Università di Sassari e che si terrà proprio ad Olbia dall’11 al 14 dicembre 2008.
Giovanni Pastore
Lo studio è stato presentato al XVIII Convegno Internazionale di studi su "L'Africa Romana", organizzato dall’Università di Sassari, Olbia 11- 14 dicembre 2008.
ULTIMI AGGIORNAMENTI (last updatings):
Il Planetario di Archimede
ritrovato e la Brocchetta Pitagorica di Ripacandida
il LUCANO
Magazine - Anno IX, N. 5 - Maggio 2011 - by Anna Mollica (htm)
Il mistero dei cieli e di
Pitagora nella Brocchetta di Ripacandida
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 16.04.2011 - by
Lorenza Colicigno
(htm)
Il grande valore scientifico del reperto, che riscrive la Storia della scienza:
Svelato il mistero di Archimede
L'UNIONE SARDA - 02.10.2009 - by Giovanni Pastore
(htm)
Articolo sintetico ma esplicativo dello studio definitivo e dell’attribuzione ad Archimede:
A Olbia il genio di Archimede
L'UNIONE SARDA - 20.03.2009 - by Giovanni Pastore
(htm)
La scoperta dei primi risultati scientifici:
Il pensiero scientifico dei Greci nascosto in un ingranaggio
IL
SOLE 24 ORE - Scientific supplement "NOVA 24" - Thursday 16.10.2008 -
by Giovanni Pastore (htm)
Intervista di Giovanni Pastore alla televisione di Stato greca EPT
Interview of Giovanni Pastore to the Greek television of State EPT
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© Copyright 2008 - All rights reserved - Giovanni Pastore, Policoro (MT), Italy
Note:
la didascalia delle immagini presenti nell'articolo de L'Unione Sarda del 3
ottobre 2008, e non
riportate in questa pagina, è errata in quanto:
a) - la
figura in alto a sinistra rappresenta una ipotetica ricostruzione del
Calcolatore di Antikythera realizzato da John Glave e non i resti del
calcolatore stesso;
b) - la
figura in alto a destra rappresenta un frammento del Calcolatore di Antikythera
e non il frammento ritrovato ad Olbia;
c) - la
figura in basso a destra rappresenta il frammento di Olbia dopo il restauro in
una ricostruzione al computer per evidenziarne le piccole dimensioni.
Giovanni
Pastore nel suo studio di Ingegneria a Policoro (Matera)
L’autore:
Giovanni
Pastore (Rotondella - Basilicata, Italia),
si è laureato a pieni voti in Ingegneria Meccanica al
Politecnico di
Torino. Prima ancora di laurearsi la
Fiat Mirafiori di Torino gli offrì
un
contratto di lavoro, e per molti anni lavorò all'ufficio
progettazione autoveicoli, occupandosi di calcolo strutturale.
The author: |
Prof. Ing.
GIOVANNI PASTORE
75025 POLICORO (Matera)
ITALIA
E-MAIL:
info@giovannipastore.it
Book by Giovanni Pastore
THE RECOVERED
ARCHIMEDES PLANETARIUM
Science, technology,
history, literature and archaeology, certainty and conjecture on the most
ancient and extraordinary astronomical calculating device. With two other
scientific studies: on the Antikythera Planetarium and the Pitcher of
Ripacandida.
With the appendix:
Pythagoras in the contemporary world. Influences of Pythagorean scientific
philosophy in the modern and contemporary world.
Summary in:
English
-
Italiano -
Ελληνικά -
日本語 -
Español -
Français -
Português -
Deutsch
-
Tiếng Việt
(The book is written in English, ISBN
9788890471544)
Libro di Giovanni Pastore
IL PLANETARIO DI
ARCHIMEDE RITROVATO
Scienza, tecnologia, storia, letteratura e archeologia, certezze e
congetture sul più antico e straordinario calcolatore astronomico
Con altri due studi scientifici:
sul Planetario di Antikythera e sulla Brocchetta di Ripacandida
Summary in:
Italiano -
English -
Ελληνικά -
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Deutsch
-
Tiếng Việt
(Il libro è scritto in
Italiano, ISBN 9788890471520)
IL
MECCANISMO DI ANTIKYTHERA
THE
ANTIKYTHERA MECHANISM
Italian and English version
Alla pagina web del libro di Giovanni Pastore
ANTIKYTHERA E I REGOLI
CALCOLATORI
Tecnologia e scienza del calcolatore astronomico dei
Greci
Istruzioni per l’uso dei regoli calcolatori
logaritmici matematici, cemento armato e speciali, con numerosi esempi di
calcolo
Alla pagina web del libro di Giovanni Pastore
GLI INFORTUNI DOMESTICI
Come prevenirli
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